Investimenti in Criptovalute: quali tutele?

Premessa

Le recenti vicissitudini

Quali tutele per gli investitori?

Conclusioni

Premessa

Durante la pandemia, molti nuovi investitori, alcuni inesperti, si affacciarono sul mercato azionario spinti dal tempo a disposizione durante il lockdown e soprattutto dall’ascesa del trading senza commissioni.

Insieme a tale ascesa ci fu anche il boom di acquisti in criptovalute: basti pensare che nel 2021, il più grande exchange di criptovalute registrava un aumento del 263% delle entrate e un aumento annuo del 794% del volume degli scambi.

Il trend è destinato a salire: l’uso delle criptovalute in Italia è aumentato nell’ultimo anno del 23%, diventando l’Italia il sesto mercato più rilevante in Europa (dati dal rapporto di Global Crypto Adoption Index). Gli investimenti in criptovaluta sono un trend in crescita anche nelle Marche e nella provincia di Macerata: 1 investitore online su 6 dichiara di aver effettuato almeno un’operazione in criptovalute.

Le più utilizzate restano i Bitcoin, Ethereum e Ripple.

Non bisogna, però, dimenticare che la caratteristica intrinseca delle criptovalute è la volatilità che le porta a alzare o diminuire il loro valore nell’arco di pochissimo tempo.

Le recenti vicissitudini

A maggio 2022 la criptovaluta LUNA (della blockchain TERRA) era precipitata quasi del 100% in pochissimi giorni, generando un grande shock nel sistema.

Qualche mese dopo, a novembre 2022, la piattaforma di scambio di criptovalute FTX, una delle aziende considerate più stabili al mondo in criptovalute, ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti, trascinando con sé circa 130 società affiliate.

La bancarotta di FTX ha provocato una crisi delle piattaforme di trading delle criptovalute, generando un effetto a catena e facendo perdere fiducia a parte del sistema.

A gennaio 2023 un’altra delle più importanti piattaforme delle monete virtuali, Genesis Global Holdco ha dichiarato bancarotta.

Problemi poi sono stati riscontrati dalla piattaforma Huobi e dalla società di servizi finanziari per le criptovalute Silvergate Capital. Soprattutto quest’ultima sembra sia sull’orlo del baratro.

Quali tutele per gli investitori?

La CONSOB nel suo sito internet, alla voce “criptovalute” afferma che “Le piattaforme di scambio su cui si acquistano e vendono valute digitali non sono attualmente regolamentate, quindi non è prevista una tutela legale specifica in caso di contenzioso o fallimento“.

L’avvertimento è molto chiaro: attualmente per le criptovalute non esiste una normativa analoga a quella che regola gli strumenti finanziari, soprattutto in tema di tutela per gli investitori.

Muovendoci quindi in un ambito, poco se non per nulla regolamentato, la prudenza dovrebbe essere d’obbligo e chi decide comunque di acquistare deve essere consapevole che si sta assumendo un importante rischio, sia per la volatilità del prodotto, sia per la mancanza di tutele adeguate.

In realtà, qualche tutela esiste, ma prima occorre fare una distinzione a seconda della tipologia di investimento: acquisto di criptovalute con l’apertura di un conto di negoziazione, acquisto di un fondo che gestisce la criptovaluta, acquisto tramite una banca online.

Nel primo caso è l’investitore che decide in maniera autonoma di acquistare una determinata criptovaluta. Si tratta della tipologia di investimento più a rischio: non si potrà opporre ad esempio di aver subito una indebita e non voluta sollecitazione a investire in qualcosa che non si conosceva.

Nel secondo caso, invece, l’investitore acquista un fondo che gestisce criptovalute. Il fondo è tenuto a presentare/pubblicare un documento d’offerta del “prodotto” che vende (in questo caso criptovalute) e in tale documento ci potrebbero essere delle clausole a tutela dell’investitore.

Diversa l’ipotesi in cui sia stata invece una Banca online a proporre l’investimento. In questo caso l’investitore avrebbe più tutele, in quanto la Banca dovrebbe essere tenuta al rispetto del MiFID II, che impone obblighi stringenti quali le informazioni legate allo strumento acquistato e la valutazione di appropriatezza tra strumento acquistato e esperienza finanziaria del cliente.

Conclusioni

Siamo agli albori per quanto riguarda le tutele legali, ma qualcosa si sta muovendo.

Il mio studio legale continuerà a seguire, con interesse, la questione.

Scritto e pubblicato da avv. Michela Paolini | 8 marzo 2023